La sfida più grande a volte è far andare le cose in modo “normale”. Peccato per l’occasione persa sul domani, ma per oggi accontentiamoci di non veder crollare il patrimonio UNESCO (quello è la nostra realtà e la nostra ricchezza) cercando di non aver più danni di quanti ne abbia già portati il terremoto.
Poi (poi) penseremo anche a come dovrà fruttare, il patrimonio – conservarlo non basta.